

Perù, sequestrati 13 lavoratori in una miniera d'oro
I criminali chiedono un milione di euro per liberarli
Almeno tredici lavoratori peruviani della compagnia di servizi minerari cilena R&R sono stati sequestrati da un gruppo armato che ha fatto irruzione con violenza nella miniera d'oro nel distretto di Pataz, nella regione settentrionale di La Libertad, dove prestavano servizio. R&R, che svolge lavori di sicurezza per la compagnia mineraria aurifera peruviana Poderosa Sa, ha chiesto il supporto urgente dalla polizia nazionale e del Ministero dell'Interno per portare in salvo i suoi lavoratori, riporta il sito Infobae. Il sequestro, avvenuto sabato 26 aprile, è stato denunciato solo oggi dai media, a causa delle proteste dei parenti dei sequestrati, che accusano il governo e la miniera Poderosa di non avere da allora né detto, né fatto nulla mentre i rapitori hanno chiesto un riscatto di 4 milioni di soles, circa un milione di euro, per liberare gli ostaggi. Secondo gli audio diffusi sulle reti sociali dagli stessi parenti e compagni di lavoro dei 13 sequestrati, i rapitori appartengono a una banda criminale legata all'estrazione mineraria illegale guidata da alias 'el Cuchillo', 'il Coltello' in italiano. Secondo le denunce dei parenti, i 13 sarebbero stati portati in una miniera illegale situata nel distretto di Pueblo Nuevo, sempre nella regione La Libertad.
S.Iyer--MT